La leggenda di Imhotep

(rif.: rnx-C-P01-L01)

Sebbene sembrino costruite dall'eternità, ci fu un'epoca molto antica in cui nessuna piramide si ergeva dal suolo dell'Egitto che gli abitanti chiamavano allora Kemet, "il Nero", dal nome del fango fertile e di colore scuro portato ogni anno dalle piene del Nilo.
In quest'epoca, le tombe dei re erano ancora delle mastaba, edifici trapezoidali di modeste dimensioni, costruiti in mattoni. Sotto il regno del grande Djoser, all'inizio della Terza Dinastia, apparve un uomo dal genio incomparabile, Imhotep, che rivoluzionò l'architettura inserendo nelle costruzioni la pietra tagliata. Così, nelle vicinanze della città di Saqqara, venne eretta la prima di tutte le piramidi. Gran sacerdote di On (Heliopolis), Imhotep fu anche un medico importante, al quale in seguito vennero eretti dei templi. Due millenni dopo la sua scomparsa, i greci fecero di lui un dio guaritore, Asclepio, conosciuto anche dai romani con il nome di Esculapio. (dalla Premessa)

Recensione;
Per chi ama questo genere, è una saga da non perdere. Il racconto scorrevole e avvincente, si legge tutto d'un fiato. Nonostante sia composto da 5 libri, non ci sono parti ripetitive che ne renderebbero a tratti pallosa la lettura.
La saga avrebbe meritato una cura migliore di quella dell'edizione Piemme. Spero, con questa edizione integrale e nuova traduzione, di aver rimediato in qualche modo.
Gli estimatori delle storie sull'antico Egitto, vi troveranno di tutto. Una versione ridotta a 5 anni dell'abbondanza e carestia previste da Giuseppe. I flagelli delle cavallette e della peste. Il metodo di cura di quest'ultima, scoperto da Imhotep. Un'inondazione che si rifà al diluvio. Il Minotauro, con Arianna e il suo filo. L'eruzione dell'isola di Thera. Le invasioni dei popoli del mare e degli Ittiti. Le lotte intestine per la successione al trono. La costruzione della prima piramide e un accenno a quella della Sfinge. Oltre, naturalmente, alla descrizione di usi e costumi dell'antico popolo egiziano.
Volete di più?... Leggetevelo! E se trovate errori... non teneteveli per voi.